Attirare nuovi potenziali collaboratori

Il mondo del lavoro è cambiato radicalmente. In passato, bastava offrire un impiego e si poteva contare su una grande quantità di candidati desiderosi di iniziare subito. Oggi, invece, è il contrario: le diverse generazioni hanno approcci differenti, il mercato si è capovolto e risulta difficile trovare persone, poiché l'offerta supera la domanda.

Di conseguenza, è necessario diventare più attrattivi: non basta offrire un lavoro, bisogna anche curare l'ambiente di lavoro e la reputazione aziendale. Un brand riconoscibile e ben gestito attirerà più facilmente candidati, poiché le persone scelgono dove andare a lavorare.

Perciò, è fondamentale pubblicare annunci su vari canali (come subito.it, Indeed, socialmedia), utilizzando formati adeguati a ciascuna piattaforma. Oltre agli annunci, serve fare scouting e sfruttare anche metodi tradizionali, come un semplice cartello in vetrina "Stiamo cercando", che continua a funzionare grazie alle relazioni pubbliche.

 L'obiettivo è trovare persone adatte all'azienda, anche se non hanno mai svolto quel lavoro. In Prima Group, alcuni clienti hanno trovato candidati perfetti per valori condivisi, nonostante l'inesperienza. Le competenze si insegnano, i valori no.

Selezionare le risorse umane migliori

Dopo aver attirato i candidati, è fondamentale procedere coni colloqui per valutare al meglio chi selezionare. Una metodologia efficace è quella di svolgere colloqui di gruppo, anziché individuali, per diversi motivi. Innanzitutto, consente di risparmiare tempo: se un imprenditore deve valutare 10 candidati, un approccio collettivo riduce notevolmente la durata del processo

Inoltre, i colloqui di gruppo permettono di osservare dinamiche interpersonali che non emergono nei colloqui individuali. Attraverso strumenti e tecniche specifiche, come il metodo Insights e domande mirate, è possibile cogliere aspetti valoriali e comportamentali dei candidati. Ad esempio, alcuni tendono a prendere la parola per primi o ultimi, altri ascoltano attentamente mentre altri ancora mostrano disinteresse o disaccordo. Questi elementi forniscono indicazioni preziose sui valori e sull'attitudine dei partecipanti.

Il colloquio di gruppo funge da primo filtro, dopo il quale si può procedere con un colloquio individuale per approfondire aspetti più tecnici, come orari, retribuzione e le opportunità offerte dall'azienda. Anche se non esiste una certezza assoluta nella scelta, seguire un processo strutturato permette di avvicinarsi alla decisione migliore.

Un aspetto cruciale nella selezione è la gestione dei tempi. Spesso, si tende a cercare nuove risorse solo quando si è già in emergenza, analogamente a chi va dal dentista solo quando il dolore è insopportabile. Questo approccio comporta il rischio di assumere la prima persona disponibile, che potrebbe non essere adeguata al ruolo, rendendo poi complesso gestire la situazione. È invece consigliabile avviare il processo di selezione durante tutto l'anno, anche in assenza di una necessità immediata, in modo da avere già una lista di contatti pronti per eventuali esigenze future.

Infine, è importante chiudere il processo di selezione lasciando una buona impressione anche ai candidati non selezionati. Se si desiderano risorse di alto livello, è fondamentale offrire un’esperienza di selezione positiva e professionale, dimostrando competenza e attenzione fin dalle prime fasi.

Trattenere i talenti per non perderli

Dopo aver completato la selezione, inizia la parte più impegnativa: gestire e mantenere una collaborazione efficace. Nelle PMI, dove le dinamiche interne sono più sensibili, anche piccoli attriti possono diventare problematici. È quindi fondamentale adottare sistemi e strumenti adeguati per gestire il team. Per trattenere collaboratori di valore, soprattutto tra le nuove generazioni che, come mostrano le statistiche, tendono a cambiare lavoro più frequentemente, è essenziale creare un ambiente di lavoro coinvolgente. Questo significa condividere momenti significativi, responsabilizzare i dipendenti, offrire opportunità di crescita professionale e investire nella loro formazione sia tecnica che manageriale.

Ci sono inoltre due questioni da considerare se desideri trattenere i talenti in azienda:

 

  1. fare in modo che il lavoro sia gratificante (deve piacere e far stare bene il collaboratore così che si senta apprezzato);
  2. la retribuzione deve essere adeguata, altrimenti, nonostante la passione per il lavoro, la persona potrebbe cercare altre opportunità.

     

Un metodo efficace per mantenere alto l'impegno è introdurre incentivi, come premi o bonus legati al raggiungimento di obiettivi specifici. Con molti dei nostri clienti, ad esempio, consigliamo di implementare sistemi di premi, poiché i contratti nazionali italiani non sono sempre sufficientemente incentivanti.

Infine, è necessario un cambiamento di mentalità da parte di chi gestisce la selezione e la gestione del personale. Le nuove generazioni hanno esigenze diverse rispetto a quelle passate e se i datori di lavoro non si adattano, rischiano di perdere collaboratori preziosi. Coloro che restano, se non sono motivati o valorizzati, tendono a svolgere il proprio lavoro in modo meccanico, senza una reale crescita personale o professionale. Questo può impedire al datore di lavoro disviluppare un team autonomo e di crescere come imprenditore.